Napule è mille culure, Napule è mille paure
Napule è nu sole amaro, Napule è addore è Mare…
Napule è na’ camminata inte viche miezo all’ato
Napule è tutto nu suonno e a sape tutto o’ munno(Napule è , Pino Daniele)
Sembrano prendere ispirazione direttamente da queste parole di una vecchia canzone di Pino Daniele, le borse di Macrì-Segni Creativi, un’azienda già leader nella produzione di stampe d’arte e editoria, e nella produzione di manufatti artistici.
Ed è proprio da questo retaggio, dagli innumerevoli magici scorci di Napoli, e dai simboli della tradizione napoletana, che Stefano e Fanny (marito e moglie, dei ex machina di questa azienda creativa tutta Made in Naples) attingono a piene mani per realizzare con procedure artigianali delle borse originalissime e coloratissime, in pelle ed ecopelle, tutte da sfoggiare!
Capricci: Far viaggiare l’arte
“L’ispirazione per le borse Macrì mi venne in realtà durante un viaggio a New York. Ma in quel momento non vi prestai molta attenzione e di certo non ci pensavo seriamente. La misi in un angolo della mia mente, convinto che prima o poi mi sarebbe servita. E anni più tardi l’ho messa in pratica“
Figlio d’arte, padre e nonno già presenti nel mondo dell’antiquariato, Stefano ha respirato arte fin dagli esordi nel mondo lavorativo. E con questo bagaglio culturale da una parte, e quella ispirazione nata oltreoceano dall’altra, crea la linea Capricci di Macrì, dove arte e moda si incontrano, dove le tele artistiche realizzate nei laboratori prendono nuova vita fondendosi alla pelle di borse, pochette, cinture e altri accessori (che potrai trovare qui).
Arte da Indossare

Saffo da Pompei, Flora da Stabiae, i mosaici della città di Ercolano, o ancora la Gioconda in veste pop art, sono solo alcuni dei soggetti prestati dall’arte alla moda accessori di Macrì.
Ogni borsa e accessorio è un omaggio a questa incredibile città, e al suo estro artistico e poetico. Perchè se non hai tempo libero per l’arte, allora Macrì farà si che l’arte diventi presenza fissa della tua vita quotidiana.
L’ispirazione che viene dal mare
Napoli è tutt’uno con il mare, il suo Golfo, e il profilo del Vesuvio come sfondo. Non stupisce quindi che i soggetti marini come il corallo e i pesci, e lo stesso Golfo di Napoli siano alcuni dei quadri riprodotti sulle borse di Macrì.
L’oro rosso del Mediterraneo

La leggenda vuole che quando Perseo decapitò Medusa, alcune gocce del suo sangue pietrificarono le alghe, colorandole di rosso.
Ebbe così origine il corallo, prezioso dono del regno animale sottomarino, che seduce intere popolazioni fin dai tempi dell’antica Roma con il suo fascino e la sua eleganza.
Utilizzato dapprima come amuleto o per scopi curativi, ben presto divenne il materiale preferito per foggiare pettini, spille e altri gioielli.
Per decorare le proprie borse Macrì ha scelto l’inconfondibile ramo rosso su sfondo bianco (le borse sono disponibili in diversi formati – per vederli tutti clicca qui).
I magici scorci di Napoli

Celebrata negli antichi poemi epici come terra popolata da creature magiche come le Sirene e le Sibille, Napoli è stata fin dalle sue origini lo scenario perfetto per maghi e alchimisti, città magica per eccellenza dove si fondono miti e magie, religione e superstizione.
Un mix di presenze e tradizioni arcane ancora persistenti in numerosi monumenti, del centro storico, come nei suoni emergenti dai vicoli di Napoli, da attraversare per poi fermarsi abbagliati dallo spettacolo senza pari del Golfo di Napoli.
Napoli Scaramantica
Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male(Edoardo De Filippo)
I Simboli della Superstizione Napoletana

Per chi conosce Napoli sa quanto sia praticamente indissolubile il legame tra i suoi abitanti e la scaramanzia.
Il quotidiano di un napoletano doc è pregno di abitudini superstiziose, di “Non è vero ma ci credo“, di auguri di “buona ciorta” (trad. portafortuna) affidati a simboli dei quali il napoletano si circonda, e spesso, si veste.
Una tradizione che non poteva non essere ripresa anche dalle borse e dagli oggetti di Macrì, che annoverano tra i simboli scaramantici ferri di cavallo, le teste d’aglio, l’occhio, le corna fatte con la mano, e l’immancabile “curnaciello” (rappresentato dal peperoncino).
Tra il Santo e il Profano

Amatissimo dai napoletani, Patrono della città che giace all’ombra del Vesuvio, San Gennaro è uno dei simboli più acclamati dal popolo partenopeo, che a Lui si affidano per ogni impresa che abbia anche un lontano sentore di “miracolo”, al suono della frase/mantra “Aiutaci Tu“.
San Gennaro sta a Napoli un po’ come Freddy Mercury ai Queen, tanto per capirci, ed era ora che da icona religiosa diventasse una vera e propria Star, conquistandosi un’intera linea della serie Capricci di Macrì, da protagonista indiscusso in primo piano, come nella mia “Spicchio”, oppure con un allure pop, come poster nei vicoli partenopei, nel caso della Shopping Bag.
Che siate scaramantici, amanti dell’arte, o anche solo di questa città straordinaria, non potrete fare a meno di una borsa firmata Macrì. Perchè Napoli e l’arte viaggino sempre con voi e con il vostro cuore. E ricordate:
L’arte spazza la nostra anima dalla polvere della quotidianità.
(Pablo Picasso)
Cheers
Mapie